Allora, l’inverno scorso abbiamo battuto il record di giorni di pioggia consecutivi da 23 anni a questa parte. Quest’estate è stata la meno piovosa mentre novembre 2006 il novembre più piovoso degli ultimi 30 anni. E oggi è stato il 29 novembre più freddo degli ultimi 31 anni (18°F). Che dire, si divertono così.
Io viaggio non per andare da qualche parte, ma per andare. Viaggio per viaggiare. La gran cosa è muoversi, sentire più acutamente il prurito della nostra vita, scendere da questo letto di piume della civiltà e sentirsi sotto i piedi il granito del globo appuntito di selci taglienti. (Robert Louis Stevenson)
30.11.06
The cat is on the table (near the pencil)
La traduzione è inaspettatamente, dal niente, e l'espressione è
"out of the blue".
Breve, ma di ampio utilizzo.
29.11.06
Cum grano salis
Ho superato l’esame di teoria per la patente. Memore della lungaggine italiana avevo atteso fino all’inevitabile prima di sostenere l’esame visto che per un anno è permesso di guidare con la patente estera. In realtà la procedura qui è molto più snella. C’è l’ormai famosa guida da studiare, ci si presenta un giorno a caso nell’ufficio della motorizzazione, si pagano 20$, si fa un approssimativo esame della vista, si dichiara di non essere svenuti negli ultimi sei mesi, e si sostiene il test su un computer. Se lo si passa (95% di risposte esatte) ci si prenota per la pratica (e per me se ne riparla tra dieci giorni). E se l’inglese non lo sai, esistono dei giorni appositi per l’esame di pratica in lingue diverse.
Comunque, oggi pensavo che come esiste in molti concorsi io istituirei anche per l’esame per la patente un punteggio a titoli. Per esempio: aver guidato a Napoli (celo), in Marocco (celo), a Madrid (celo), aver guidato & parcheggiato a Milano (celo) secondo me curricolano. Perchè qui la loro esperienza è un po’ misera, hanno queste strade larghissime, normalmente almeno a due-tre corsie, con questi macchinoni col cambio automatico, che è tutto semplicissimo finchè non si presenta un minimo intoppo. Insomma, sono bastate poche ore di neve per creare un casino incredibile, gente impazzita, macchine lasciate in mezzo alla strada, testacoda sul ghiaccio come fossimo all’autoscontro. Ora, capisco che siano insoliti a Seattle il ghiaccio e la neve, ma il sale dovreste conoscerlo, o no?
Babel
(Avevo pensato di mettere una foto di Bordone poi ho optato per lui, anche se ha una parte piccola in Babel)
Ho scoperto che io e Matteo Bordone abbiamo gusti opposti per quanto riguarda il cinema. A lui è piaciuto molto L'amico di famiglia, che io non ho visto ma che dai racconti di alcuni miei amici che l'hanno visto credo che non mi piacerebbe per niente e infatti non credo di andarlo a vedere. Sì, do dei giudizi su una cosa di cui non so nulla. Allora? Le conseguenze dell'amore invece mi era piaciuto molto.
A lui non è piaciuto per niente Babel, ne parla veramente male, con frasi tutte in maiuscolo, punti esclamativi, insomma gli ha dato parecchio fastidio Babel. A me invece è piaciuto tantissimo, come anche gli altri film di Inarritu (Amores perros e 21 grammi). Probabilmente il modo in cui viene costruito il film, l'alternanza di varie storie lontane per luogo, per protagonisti, e per tempo ha il suo fascino (vedi Altman, ma qui non si copia Altman come hanno fatto con Crash, l'idea è diversa). Sicuramente con questo stratagemma poi si tiene anche lo spettatore attento a come alla fine tutte le storie si incastrano. Ma non è solo quello. A chi è piaciuto, Babel può far pensare a tante cose, Inarritu lascia tante porte aperte, tante cose non spiegate, così te le spieghi te, non ti vuole dire nulla, secondo me, (villaggio globale? bah), esci dal cinema e il film continua.
A me ha fatto pensare soprattutto a quel discorso del battito d'ali di una farfalla dall'altra parte del mondo che provoca un qualche effetto di qua. Un film sulle coincidenze, anche. Ma uno può discutere di tutt'altro per ore, semplicemente partendo dai vari luoghi dove la storia si svolge: Marocco, Giappone, USA, Mexico.
Andando nel concreto:
1. Come detto in precedenza, non è credibile che Brad Pitt, che ormai va in Africa un giorno sì e l'altro pure, non si porti dietro un cellulare satellitare ultimo modello.
2. Battuta del mio compagno di poltrona: Certo, una famigliuola un po' sfigata.
28.11.06
Io e il cavolo cappuccio / 2
Ho deciso che lo faccio strascicato, cioè in padella con un po' d'olio.
Il cavolo cappuccio 1 (circa un mese fa) avevo provato a farlo seguendo una ricetta in cui dovevi alternare strati di foglie di cavolo cappuccio, con porri, acciughe e pecorino romano, il tutto in una padella su cui si doveva appoggiare un peso (una pentola piena d'acqua). Ne è venuto fuori un tortino, che non mi ha esaltato, e con la salsina veniva consigliato anche di condire la pasta. Boh.
Tutto questo per dire: e datemi un po' una mano con questi cavoli cappucci no!! La prossima volta cosa ci potrei fare?
La competizione è aperta. Al primo classificato va lo stesso premio che è andato al vincitore del Quiz-Derain.
27.11.06
Un tranquillo (lungo) weekend di paura
Giovedì: Thanksgiving. Funziona grosso modo come il Natale da noi, con le famiglie che si riuniscono (e qui tendono ad essere più sparpagliati), normalmente a pranzo, e rigorosamente tacchino. I tacchini sono enormi. I tacchini vengono venduti interi, avvolti in una plastichina bianca semitrasparente. I banchi frigo dei supermercati per un mese sono invasi da tacchini. Il ripieno del tacchino e la salsa di accompagnamento sono il segreto per una buona riuscita, ed il dilemma di ogni cuoco ad ogni ringraziamento. I tacchini già ripieni, spellati, ed in parte affettati che li metti in tavola e quasi non serve il coltello li vendono online. Oppure, esiste un apposito siringone per sparargli dentro il ripieno. Per i più audaci infine, suggeriscono di prendere una lattina, tagliare la parte superiore, riempirla di spezie ed aromi, adagiarla nel ehm... culo del tacchino, ed infornare il tutto (a lato il risultato).
Venerdì: Black Friday. Ossia, il giorno dello shopping. In pratica si apre la stagione delle compere per i regali di Natale, e per un giorno ci sono i saldi dei saldi dei saldi, le superofferte “che non puoi dire di no”. Il punto è che se il negozio normalmente apre alle 9 del mattino, quel giorno apre alle 5 (per gli “early birds”, se vi ricordate), ma le persone iniziano a mettersi in fila con tende, sacchi a pelo, cibo, musica, dalle 6 del pomeriggio precedente. Ovviamente c’è tutta una preparazione logistica prima, la famiglia si organizza per chi fa la fila dove, chi cerca di acquistare cosa, perchè la merce in vendita è in quantità tale da non soddisfare tutte le richieste. E quindi, dopo otto ore di fila può succedere di tornarsene a casa a mani vuote.
Lunedì: Cyber Monday. Il termine pare sia stato coniato l’anno scorso per indicare il lunedì successivo al ringraziamento come (uno dei) il giorno più attivo per gli acquisti e gli affaroni online. Sembra anche che mentre il venerdì nero è più femminile e coinvolge tutta la famiglia, il lunedì cyber ha utenti tipicamente di sesso maschile.
E ora, a grandi passi verso natale.
23.11.06
Adoro queste cose
Via! Tutti da Feltrinelli!
L'articolo dell'Espresso parla anche di un altro tipo di protesta: il flash mobs, cioè masse sterminate di persone che si danno appuntamento in un determinato posto senza nessun motivo in particolare. A New York ha un senso, a Pisa dovremmo chiamare rinforzi dalle province limitrofe, perché qualcuno si accorga della protesta. Comunque a Roma l'hanno fatto, nel 2003, ed io che lo scopro solo ora! Ovviamente su Wikipedia la voce flah mobs esiste.
Però il Bookcrossing e il Critical Mass li conosco da tempo; e ora che ci penso ho da liberare un libro.
The cat is on the table (near the pencil)
Questa espressione è tipica delle spy-stories, dei gialli, delle indagini. Si dice:
"to walk the cat back"
quando si tenta di ricostruire cronologicamente i fatti percorrendoli a ritroso e cercando l'errore.
In caso di successo, possiamo indi esclamare:
"ehi, we really hit the nail on the head!".
E con questo, buon Thanksgiving a tutti.
22.11.06
21.11.06
Giochino
A) B)C)
D)E) F) G)
1. André Derain; 2. A. Derain; 3. Derain; 4. pittore francese nato nel 1880 e morto nel 1954; 5. artista francese che fece parte della corrente dei fauve, le cui iniziali del nome sono A e D; 6. in italiano il suo nome sarebbe Andrea Derain; 7. Artista francese in mostra adesso al Palazzo dei Diamanti di Ferrara.
Cosa si vince? Non lo so, ci penso poi ve lo dico.
20.11.06
Borat
Uci uci
18.11.06
Il dono della sintesi
17.11.06
16.11.06
The Departed
Dopo Matrix non si era più visto un film dove l'uso del cellulare avesse un ruolo così fondamentale nella trama. L'equilibrio tra guardie e ladri di Boston viene mantenuto dalla capacità dei rispettivi infiltrati di mandare messaggini. Matt Damon ne manda uno tenendosi il cellulare in tasca, cioè senza guardare, scrive un messaggio e lo manda alla persona giusta. Questo, comunque non me lo rende più simpatico: c'era sicuramente una controfigura. Poi vai a vedere Babel e ti chiedi come mai Brad Pitt (e tutta la sua sfortunata famigliuola, governante inclusa) invece sia completamente sprovvisto del magico oggetto. Poteva semplicemente chiederne uno a Leonardo DiCaprio, ne aveva una collezione e di vari colori, sono sicura che glielo avrebbe prestato per andare in Marocco.
"Oh a storm is threatening, my very life today, if I don't get some shelter, oh yeah, I'm gonna fade away"
Dopo il cellulare, l'altro ruolo di rilievo è quello della colonna sonora, in particolare:
Comfortably numb cantata da Roger Waters, Van Morrisin and The Band
I'm shippin' up to Boston dei Dropkick Murphys
Sail on, Sailor dei beach Boys.
Queste almeno sono nel CD, ma c'erano anche altri pezzi notevoli, altro punk-folk irlandese, c'era Gimme Shelter dei Rolling Stones e Well Well Well di John Lennon che si sente in sotto fondo mentre viene citato l'ex-Beatle.
Poi vengono gli attori:
Jack Nicholson, facile. Anche se leggendo qua e là pare che la sua interpretazione non abbia convinto. Anzi, si dice in giro che in principio fosse stata data a Robert DeNiro la parte del malavitoso, ma siccome era già impegnato, allora è stato scelto il vecchio Jack, che insomma, ormai fa un po' il verso a se stesso.
Leonardo DiCaprio, e chi l'avrebbe detto. Mi vergogno quasi a dirlo, ma, per me, era il pezzo meglio.
Matt Damon, vedi sotto, sopra, a lato, ovunque, però questa parte gli viene bene, gli viene bene solo questa parte.
Ma anche i ruoli minori, Martin Sheen e Mark Wahlberg e Ray Winstone (quello che la Rossi ha scambiato per Matt Damon?!?! Gli piacerebbe a Matt Damon essere Ray Winstone.)
Insomma c'era un bel cast. Un po' come in Ocean11,12,13... ma Scorsese vince facilefacile. Scorsese vince, ma The Departed vince su Goodfellas, Casinò, Taxi Driver, Toro Scatenato?
Sicuramente, per me, non vince su Fuori Orario.
Il cattivo maestro
Prima di Ammaniti.
Prima di Palahniuk.
Prima di Blu Notte.
C'è lui.
Truman Capote con A Sangue Freddo.
350 pagine (circa) che si leggono tutte d'un fiato anche se già sai come va a finire.
E' un romanzo tratto da un fatto di cronaca, un quadruplo omicidio avvenuto nel Kansas negli anni 50. Capote, dice, non si è inventato nulla. E' andato sul luogo del delitto insieme a Harper Lee (quella di Oltre la Siepe) che essendo donna riusciva meglio di lui a far parlare le donne. Ha fatto interviste, ha parlato con la gente, ha letto i resoconti della polizia, dei processi, degli psicologi.
Ok, non mi riesce fare questa cosa. Ico! Anche se non l'hai letto, scrivi qualcosa tu per favore su questo libro?
15.11.06
Intanto una foto
Primi amori
(The Departed mi è piaciuto tantissimo e come spesso accade per le cose che piacciono molto è difficile trovare il mondo giusto per parlarne, ma prima o poi ce la farò, abbiate pazienza, e intanto andatelo a vedere)
Martin Scorsese lo amo da molto, dal primo film di lui che ho visto, Fuori Orario (After Hours). Avrò avuto diciotto anni, e lo vidi a casa di un amico che abitava abbastanza vicino a casa mia, 10-15 minuti a piedi. Il film mi mise addosso una tale ansia che mi feci riaccompagnare a casa per paura che qualcuno mi caricasse su un camioncino e mi coprisse di papier maché. Fuori Orario rimane uno dei miei film preferiti anche se quando mi è capitato di rivederlo non ha avuto lo stesso effetto su di me e so che ci sono film migliori, soprattutto di Scorsese. Ma a quell'età le cose o ti piacciono da morire o proprio non ti interessano. L'adolescenza è un'età esaltante, soprattutto quando è passata e sei riuscita ad aggiustare o dimenticare tutti gli errori commessi. Ma gli amori di quel periodo ti rimangono addosso per sempre.
Come per James Taylor, scoperto prima di Scorsese. Andai anche a vedere un suo concerto a Firenze (con Carlino e Maria, o forse era Ale?) e rimasi in stato di estasi per un paio di giorni. Quella sua voce... innamorata folle. Raramente ora ascolto la sua musica però quando mi capita mi fa star molto bene, come sto molto bene quando incontro la mia supercotta del periodo. Forse è per il fatto di sapere di essere sopravvissuta decentemente all'adolescenza e soprattutto che mai più tornerà che quando mi capita di inciampare su Fuori Orario, James Taylor, Marco o Herman Hesse sto bene. Avete mai più provato a leggere un libro di Herman Hesse? Mi ricordo Il Lupo della Steppa, mi aprì un mondo che evidentemente ora si è chiuso.
Insomma James Taylor è tornato a fare concerti, molto intimi, un pianista e lui alla chitarra e a questa batteria a pedali. E' un grande. Chissà se capita da queste parti.
In fondo in fondo le mie passioni adolescenziali non erano così mal riposte: Hesse ha vinto il Nobel, Scorsese non so cosa ha vinto ma non c'è dubbio che sia un grande, James Taylor si è inventato la batteria estesa per one-man-band, Marco... boh... diamogli tempo, è ancora giovane.
14.11.06
旨み、旨味、うまみ
Oltre ai classici dolce, salato, amaro e acido, pare esista un quinto sapore che le nostre amate papile gustative possono percepire. Ikeda, il giapponese che lo ha isolato dalle alghe marine konbu nel lontano 1908, lo ha chiamato umami, che da noi è stato tradotto con saporito (siamo a favore di umami, ovviamente). Trattasi niente di più che di glutammato di sodio e, secondo alcuni, sarebbe quello che ci fa apprezzare alcuni cibi tipo il parmigiano, la salsa d'acciughe e via dicendo. Io l'ho scoperto grazie al libro di Schlosser, che consiglio vivamente a chiunque si conceda anche solo raramente una capatina in un qualsiasi fast-food, dove spiegano anche come il glutammato di sodio venga aggiunto a-go-go per rendere saporiti i cibi che hanno perso qualsiasi gusto loro originario. Esiste una vera e propria industria dei sapori (qui si chiamano i flavorist) che si occupa di creare chimicamente il sapore di hamburger grigliato, di ciliegia, di carne, di cipolla rosolata in padella e fatta appena appena dorare, ecc e di venderli in comode essenze ai produttori di cibi per i fast-food. Il secondo passaggio consiste nel dare sembianze appetibili a cibi liofilizzati, essiccati, preincartati e precotti, un tocco di essenza a dovere, e via il pranzo è servito.
Lost in translation#3
13.11.06
Clerks 2
Vi aspettavate The Departed? Abbiate pazienza.
Clerks mi era piaciuto tantotantotanto. Ho visto Clerks 2 quest'estate a Seattle con l'altra metà del blog e non ne sono uscita convintissima dal cinema. Forse sarà stato colpa del puzzo di popcorn al burro che aleggia pesantemente nei cinema americani. Comunque rileggendo questo dialogo mi sono di nuovo spisciata dal ridere. Non so che effetto possa fare a chi non ha visto il film. E' in inglese, ma è risaputo che i nostri lettori sono superiori alla media.
I personaggi sono Randal (il clerk strafottente) e Elias (il clerk naif).
Randal - Why haven't you fucked Myra yet?
Elias - Well we can't because of Pillow Pants.
Randal - What the fuck's Pillow Pants?
Elias - Pillow Pants is a little troll that lives in her pussy. Pillow Pants is her pussy troll.
Randal - [...]
Elias - Duh. You know how every girl's parents put a pussy troll in them when the girls are young, to keep them from having premarital sex?
Randal - Sure.
Elias - Well Myra's is named Pillow Pants. And so even though she totally wants to have sex with me, Myra says that if I put my... thing in her, Pillow Pants will bite it off. So, I gotta wait until Pillow Pants get peed out of her body on her 21st birthday before we can have sex.
Randal - And Myra told you this?
Elias - Boyfriends and girlfriends talk to each other about sex stuff Randal. You'd know this if you ever had a girlfriend.
Randal - Have you and Myra even kissed yet?
Elias - We would have if it weren't for Listerfiend.
Randal - Listerfiend is her mouth troll, isn't it?
Elias - Women.
Conferme
Ecco. Comunque.
Leggo oggi che Anna Falchi ci terrebbe tantissimo ma tantissimo a interpretare il film di Tornatore Malena 2. Ma l'avrà visto La Sconosciuta?
9.11.06
The cat is on the table (near the pencil)
Il proverbio completo recita
“Every cloud has a silver lining”, che tradurrei con c’è sempre il lato buono in ogni situazione, anche se magari non lo vedi. Si usa più che altro la forma corta, cioè "the silver lining of it is...".
Ora, per vedere se avete capito, facciamo un esempio. Mettiamo che oggi io abbia perso (mettiamo per la seconda volta in un anno) la mia tessera universitaria, sulla quale la settimana scorsa avevo caricato dei soldi a mò di carta di credito e con cui avevo pagato l'abbonamento trimestrale alla palestra e all'autobus (totalino 150$). Coraggio, non siate timidi, secondo voi quale cispa sarebbe la silver lining di tutto ciò?
8.11.06
Un sito al giorno toglie il medico di torno
Secondo Idio (perché questo nome? I=io e dio=god?... sì lo so dal greco 'proprio'... uff) mi dovrebbe interessare leggere le ultime notizie dei Cardigans e dei Kasbian, oltre del mai sentito musicista Bonobo.
Boh.
Vedremo.
7.11.06
Copyleft
Monica Mazzitelli è una scrittrice romana che fa anche parte di iQuindici, repubblica democratica dei lettori, legata al progetto WuMing. Ha girato questo video di undici muniti sul problema del copyright. Il video ci mette un po' a caricarsi ma ne vale la pena. Di questo video se ne è parlato anche sul corriere on line con questo articolo di Gabriele De Palma che spiega un po' di cose.
Copyright e copyleft
LA BATTAGLIA SUL COPYRIGHT SI GIOCA SU YOUTUBE
Per quale motivo quindici anni fa era possibile leggere in pubblico Joyce e adesso no? Ce lo spiega in video un personaggio dell'Ulisse
Molly Bloom, ancora sdraiata sul letto dove Joyce l'abbandonò nell'ultimo capitolo del suo celebre Ulisse, spiega via chat a un internauta tutte le restrizioni delle leggi sul diritto d'autore, e soprattutto come ci si è arrivati. Dietro le sembianze di Molly Bloom c'è in realtà Monica Mazzitelli, scrittrice romana, che anima il gruppo "i quindici", costola del celebre progetto WuMing, e che, intervenuta in un convegno in Svezia sulla mitopoiesi [!], ha presentato il video, oggi reperibile sui principali siti dedicati alla condivisione di file video: YouTube, GoogleVideo, LiberoVideo.
Il racconto di come il copyright si sia fatto sempre più rigido e cronologicamente più esteso ripercorre le tappe classiche del dibattito sulla proprietà intellettuale, che però forse non tutti conoscono.
La data clou di questa lunga storia (che inizia ufficialmente con lo statuto della regina Anna nel 1709) è il 1998, anno in cui viene accettata, prima in Usa e poi nella maggior parte degli altri Paesi, l'estensione della tutela da cinquanta a settanta anni dopo la morte dell'autore. Quindi L'Ulisse nel 1991 (Joyce muore nel 1941) passò in pubblico dominio, ovvero a disposizione gratuita di tutti e senza autorizzazione dell'autore, per tornare sotto il controllo degli eredi dell'autore nel 1998 e fino al 2011.
TOPOLINO - La riforma del 1998 è stata fortemente sostenuta, tra gli altri, dalla Disney proprio a ridosso della scadenza del copyright per il suo eroe numero uno: Topolino. Miss Molly ironizza sul rischio di povertà scampato dagli eredi Disney (normativa velocemente accettata dal governo Clinton e ratificata col nome di Sonny Bono, compagno di Cher) e su quello dei lettori che avrebbero vissuto in un mondo popolato di personaggi Disney orribilmente decontestualizzati dall'allegra e rassicurante vita a Paperopoli. Gli appassionati del fumetto nostrano ricorderanno a tal proposito le meravigliose tavole di Andrea Pazienza «Perché Pippo sembra uno sballato?».
CREATIVITÀ E NOVITÀ - Oltre alla durata della protezione, francamente eccessiva, stupiscono altre limitazioni riconosciute e tutelate dalla legge: non si può leggere pubblicamente un'opera protetta, non la si può modificare, non si possono fare traduzioni non autorizzate. E le restrizioni aumentano, in modo lesivo dei diritti del cittadino consumatore, per le opere in formato digitale. «Ma lo stesso Topolino, non venne a sua volta copiato da un fumetto noto come Steamboat Bill?» chiede l'informato interlocutore di Miss Molly. Certo, ma allora le leggi erano diverse, la protezione era garantita solo per 14 anni. Che poi proprio personaggi usciti dalle menti e dalle penne altrui (Cenerentola e Pinocchio solo per citare i due casi più famosi) abbiano dato lustro e celebrità a quello che presto divenne il colosso dell'intrattenimento per bambini di tutto il mondo, non fa che ribadire l'utilità di una legislazione meno rigida e severa. La stessa opera di Joyce non è altro che un'opera derivata dal poema omerico, perché, come ricorda Molly Mazzitelli, non esiste un'idea creativa che nasca dal nulla: tutto è derivato da idee altrui, raffinate, elaborate, distorte o parodiate. Partiamo tutti dalla cima di una piramide, è il monito finale del video, riprendendo a sua volta la celebre metafora dei nani sulle spalle dei giganti come già aveva notato Bernardo di Chartres nel XII secolo. È che qualcuno o non se ne è accorto o preferisce considerarsi, erroneamente, il gigante.
5.11.06
Flip the bird
3.11.06
Tipicamente maschile
PARTICOLAREGGIATISSIMAMENTE, 27, italiano
NEBEPRISIKISKIAKOPUSTLAPIAUJANCIUOSIUOSE, 40, lituano
KYUKITSUROHEKIMENFUCHAKUNENRYOSEKISANRYO, 40, giapponese
PNEUMONOULTRAMICROSCOPICSILICOVOLCANOCONIOSIS, 45, inglese
KINDERCARNAVALSOPTOCHTVOORBEREIDINGSWERKZAAMHEDEN, 49, olandese
DONAUDAMPFSCHIFFAHRTSELEKTRIZITAETENHAUPTBETRIEBSWERKBAUUNTERBEAMTENGESELLSCHAFT, 80, tedesco
(Ma non era Supercalifragilistichespiralidoso?)
2.11.06
Distrazione
The cat is on the table (near the pencil)
Non è tanto il vocabolo in sé per sé, perchè ormai sono stati sdoganati termini anche peggiori, ma è l'utilizzo che mi sembra piuttosto trash. Insomma, veniamo al dunque. Per indicare uno stronzo, ma anche un coglionastro, qui si dice
"douchbag"
che sarebbe il recipiente di plastica atto a contenere fluidi per irrigare parti recondite del nostro umano corpo. Insomma, il sacchetto per clisteri. E come al solito, in italiano verrebbe peggio.