18.1.07

Aspettando un grande schermo


Cito sempre dal libro:
Tom Hanks non farà mai del cinema. Tom Waits non farà mai un film.

E' passato molto tempo dall'ultima volta che sono andata al cinema e ne sto sentendo troppo la mancanza. Ma con le vacanze di Natale (trovalo in quel periodo un film decente da vedere), impegni vari e malattie di stagione, non mi ci è proprio incastrato. Poi la gente fa le cene, ti dice vieni a vedere Ascanio Celestini, e quindi il cinema ne risente. Spero di risolvere il problema al più presto.
Però.
Però in questo periodo di sofferta astinenza ho visto qualche dvd - in realtà pochi anche di quelli.
Però.
Però uno in particolare lo voglio segnalare.
MONDOVINO
Mondovino uscì nel 2004 ed era in concorso quell'anno alla 57esima edizione del festival di Cannes. Quell'anno vinse comunque un documentario, Fahrenheit 9/11; fu una scelta soprattutto politica perché Mondovino è 1000 volte meglio. Ma a ripensarci far vincere Mondovino sarebbe stata una scelta politica molto più coraggiosa del documentario di Moore che alla fine ci raccontava cose che si sapevano già. Mondovino, sì che ti racconta cose che non sapevi un granché.
Comunque. Per chi non lo conoscesse o non ne ha neanche sentito parlare (e scopro tutti i giorni che continuano a essere molte le persone che ancora non l'hanno visto - vergogna!) Mondovino è un documentario sul vino. Il regista, Jonathan Nossiter (americano, ma ha sempre vissuto in Europa), gira vari paesi del mondo (Francia, Italia, USA, Argentina) mostrandoci vari protagonisti del mondo del vino (produttori grandi e piccoli, enologi, esperti). Il mio preferito rimane Battista Colombu (non è quello della foto, lui è un francese, altro pezzo forte), produttore sardo della malvasia di Bosa (chissà com'è il vino); mentre i cattivoni (e ce ne sono tanti tanti) non possono che essere i Mondavi, famiglia americana produttrice di vino americano e che sta sempre di più esportando decomcrazia americana anche sul vino europeo. Insomma, a parte l'argomento che ci riguarda da vicino (noi bevitori di vino) il documentario è anche divertente, pieno di vecchi contadini con la citazione pronta, cattivoni che fanno paura, nobili decadenti, e tanti cani.
Una battuta:
Nossiter (al produttore di vino più povero dell'universo): Come si chiama il cane?
Il produttore: Martin Luther King.
Nossiter (sorpreso): Ah sì! E perché?
Il produttore: Peché è nero.

1 comment:

Anonymous said...

oh passamelo se ce l'hai, che mi vergogno, ma non l'ho visto. (io al cine mi sa che è da maledettifrancesi che non ci vo. mici portiamo?)