30.4.07

Il labirinto del fauno



L'ho visto una decina di giorni fa ma c'ho messo un po' a digerirlo. I film fantasy non sono proprio il mio genere ma di questo se ne è tanto parlato che l'ho voluto vedere. Uno schermo migliore del mio ibook (non ho ancora risolto il problema televisore, ma oggi ci riprovo) probabilmente avrebbe aiutato: le immagini sono belle, penso che se ricapiterà in qualche cinema lo andrò a rivedere.
La storia si svolge durante la guerra civile spagnola con un cattivissimo capitano franchista, sono sue le immagini che mi hanno dato più fastidio. La protagonista è una bambina, Ofelia, una specie di Alice nel paese delle meraviglie in versione dark, molto dark, che fa da spola tra il terribile mondo della realtà e un misterioso mondo fantastico. Ci sono una serie di mostri mostruosamente mostruosi (uno in particolare, l'abominevole uomo pallido mangia bambini, ah!) e prove da superare che ti mettono un'ansia addosso che anche se sono superate non ne sei convinto al 100%. Altro che favola, un misto tra horror e fantasy, ci credo c'ho messo dieci giorni a digerirlo.
Leggendo qua e là, ho scoperto che il regista, Guillermo del Toro, si è ispirato a Goya e Arthur Rackham, un illustratore inglese dell'inizio del 900. Magari il nome non dice niente, tranne che ai cultori, ma i suoi disegni sicuramente sono familiari. Tra le molte favole che Rackham ha illustrato c'è anche Alice nel Paese delle Meraviglie.

1 comment:

bart said...

indovina un po' a chi dice qualcosa il nome di Arthur Rackham?
Mia madre ha un libro su di lui e, ancora meglio, una copia illustrata della tempesta di Shakespeare.