11.6.07

Letto su Internazionale

Libri

Cara Milana, perché la maggior parte della gente legge solo un paio di libri all'anno?

Per svolgere una qualunque attività è necessario avere un'adeguata predisposizione, che si tratti di leggere libri, avere relazioni extraconiugali o scrivere sonetti.

Per quanto riguarda la Croazia, la predisposizione ad avere relazioni extraconiugali è piuttosto diffusa (in Croazia un matrimonio su quattro finisce male, e il motivo principale è l'adulterio), mentre la predisposizione per la lettura è piuttosto scarsa (un croato in media legge 0,75 libri all'anno). Solo il tradimento con la libraia potrebbe unire l'utile al dilettevole, la lettura all'adulterio.

Recentemente uno scrittore croato poco rilevante (a dire il vero, tutti gli scrittori croati sono poco rilevanti) ha dedicato il suo romanzo alle libraie del paese. Forse è il suo modo per conquistare i loro difficilmente raggiungibili cuori – e i loro letti. Tanto tempo fa, all'epoca di Omero, uno dei principali divertimenti per la gente era rappresentato dall'arrivo nel villaggio del rapsodo ambulante. E anche quando da orale diventò scritta, la cultura rimase ancora divertente per un certo periodo – quanto meno per gli scrivani dei conventi.

Oggi la lettura non è identificata con il divertimento, ma con la perdita di tempo prezioso che invece va dedicato alla televisione, alle storie extraconiugali e alla scrittura dei sonetti. Sto scherzando. Questa dei sonetti me la sono inventata.

Internazionale 696, 7 giugno 2007

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