9.8.07

Agosto elettrodomestico mio non ti conosco


Bello rimanere in città d'agosto. Finalmente si parcheggia sotto casa, non si fanno le code alle poste, si lavora ma non troppo e ci si sente intelligenti pensando all'italiano media che si sta picchiando col suo vicino d'ombrollone. Noi no. Noi siamo belli rilassati a gustraci un fresca birrettina.
Io invece no.
E' agosto.
Sono rimasta in città.
Ma mi si è rotto il frigorifero.
La porta del frigorifero. Ogni volta che lo apro mi rimane in mano, la porta.
Abitando in affitto in una casa parzialmente ammobiliata, il frigorifero me lo deve ricomprare il pardone di casa. Che è un italiano medio per cui in vacanza. Ma l'ho rintracciato e convinto che avevo necessità immediata di comprare un frigorifero nuovo (sì, c'è stato bisogno di convincerlo). Però devo comprare il frigorifero che dice lui, che al Carrefour è finito e forse rientra martedì. Speriamo.
L'anno scorso d'agosto invece mi si ruppe la caldaia, che dà un po' meno fastidio anche se io preferisco anche d'estate le docce almeno tiepide e non gelate.
L'anno prima ancora invece fu il turno dei pensili della cucina. Una sera rientrai a casa e trovai tutti i piatti, bicchieri, zucchero, miele, spaghetti, erbe di provenza, curry, farina, etc spalmati per terra. Uno dei pensili poi era crollato sull'acquaio rompendo le tubature. Stetti per tutti il mese d'agosto con la dispensa sulla tavola e impossibilitata ad usare l'acquaio.
Sarà colpa dell'alta temperatura?

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