30.10.07

Fiera dell'editoria indipendente


Lo scorso fine settimana a Pisa c'è stata la Fiera dell'editoria indipendente (oppure il pisa book festival). Io ci vado sempre non solo perché ci sono i libri ma anche perché ci incontri gli amici e certe volte ci sono delle interessanti presentazioni. Quest'anno non ho incontrato molti amici tranne quelli con cui mi ero messa d'accordo per andare e ho visto 2 presentazioni, una di Armando Punzo sul lavoro in carcere (ci doveva essere anche un altro signore che insegna nel carcere di Rebibbia, ma non è potuto venire) e l'altra di Fulvio Grimaldi che ha fatto un documentario sulla guerra in Libano (documentario interessante anche se un po' bruttino secondo me, restando il fatto che purtroppo, come sottolinea/urla lui, c'è una incredibile disinformazione sulle guerre in Medioriente e in generale, quindi benvengano questi documentari, però poteva sforzarsi un po' di più ecco).
I libri ovviamenti c'erano. Tanti tanti tanti.
Quest'anno c'era anche un banchetto del Vernacoliere che oltre agli albi e libri vari vendeva anche la tazza di Maico (Luana) "Bongiorno una sega".
Io ho comprato da due sole case editrici.
La Nuova Frontiera. Da cui ho preso il libro "In via del tutto eccezionale" di Felipe Benitez Reyes, spagnolo, perché c'era la prefazione di Andrea Camilleri (che si può leggere qui) e dopo aver letto il suo "Biografia del figlio cambiato" (su Pirandello) tutto quello che Camilleri dice io faccio (e la tipa allo stand era pure antipatica, e c'ho rimesso 10 cents perché non aveva il resto). Questa casa editrice è soprattutto specializzata in autori di lingua spagnola e poroghese. Un altro suo autore, conosco una sua fan sfegatata ma mentre ero allo stand me ne ero completamente dimenticata ma provvederò presto ad ordinarmene un libro, è José Louis Pexoto, giovane autore portoghese. Fra l'altro l'anno della nascita di questa casa editrice avevano pubblicato un'agenda con i disegni di Edward Gorey. Ho sperato che la pubblicassero ancora, ma invece no.
E poi Minimum Fax. E' una delle mie case editrici preferite. Senza un reale motivo, certo non pubblica libri di Vespa Tamaro Wojtyla. E non ho centinaia di libri Minimum Fax nella mia libreria (ma mi piacerebbe). Mi piace il suo sito internet. Da anni sono iscritta alla loro newsletter. Mi piace la loro storia. E' specializzata diciamo in letteratura americana e fra gli altri hanno pubblicato tutto Carver e infatti Carver mi sono comprata alla Fiera del libro: Di cosa parliamo quando parliamo d'amore. E' la raccolta di racconti dove c'è il famoso Meccanica Popolare che però ora si chiama "Meccanica per tutti" (in inglese è Popular mechanics). Bello. Tremendo. L'avrò letto un mucchio di volte, sono 2 pagine. Il libro l'ho preso per ragalarlo a una persona che non ha mai letto Carver. Quando l'ho comprato ho pensato chissà se le piacerà; ora che me li sto leggendo tutti i racconti prima di regalarlo, forse, penso che non possa non piacere. Inoltre, dai racconti di questa raccolta Altman ha fatto America Oggi. Eh insomma. Poi di Minimum Fax mi piace anche l'impaginazione, la grafica, il formato dei libri, le copertine lisce e morbide dai colori decisi. Per i libri di Carver vengono usate immagini di copertina sempre dello stesso artista, che si chiama Tommaso Medugno, è giovane ed è di Roma. Ho provato a cercare qualcosa di più su di lui in rete ma non ho trovato un granché e altri suoi lavori che ho trovato mi piacevano meno. L'immagine per Di cosa parliamo... si chiama Playstation, sono un ragazzo e un bambino con gli occhi pallati. Infine, il tipo dello stand era proprio simpatico e mi ha regalato il lapis di minimumfax e il quadernino di Buk.

2 comments:

Anonymous said...

cazzo america ogggi il mio film preferito di tutti i tempi. perche non lo regal ia me invece che a quel/la cazzuto/a che di sicuro gl ifa anche schifo baci ovi

Anonymous said...

I want not agree on it. I think nice post. Particularly the designation attracted me to study the whole story.