5.2.08

Irina Palm



La tipa qua sopra, non sembra, ma in realtà è una fantastica nonnina, che non va d'accordo con la nuora, ha un buon rapporto col figlio ma soprattutto adora il nipotino. Il nipotino purtroppo ha una rarissima malattia (mai chiaramente specificata) che si può curare solo dall'altro capo del mondo: in Australia, mentre i nostri stanno vicino Londra. Hanno già venduto tutto il vendibile e nessuna banca ha intensione di dargli un prestito. La nonnina qua sopra è disperata, e molto ingenua, non ha un passato come non so, per esempio Marianne Faithfull, e quando vede fuori da un locale palesemente a luci rosse anche perché si trova nel quartiere a luci rosse l'annuncio cercasi hostess va dentro e chiede di avere il lavoro, pensando comportasse pulire e servire il tè. Il tenebroso manager del locale la fa tornare coi piedi per terra e notando che la nonnina ha delle belle e morbide mani le propone comunque un lavoro, prettamente manuale. Ed ecco che la nonnina si trasforma nella famosissima Irina Palm.
Non vi racconto altro.
Anche perché l'hanno visto tutti.
Marianne Faithfull e Miki Manojlovic (attore Kusturicano, Underground, Papà è in viaggio d'affari) sono veramente bravi e il film secondo me si discosta dal filone inglese cominciato con Full Monty e passato per L'erba di Grace. Pur rimanendo una commedia ha un qualcosa di Ken Loach che non ti fa mai rilassare, insomma non è detto che finisca bene.
Il film l'ho visto in un piccolo cinema. Era stracolmo. Una signora arriva in ritardo, il film era già iniziato, e fa alzare tutta la mia fila per sedersi nel mezzo. E già qui ci sono stati dei commenti sottovoce. Poi, la signora, come se niente fosse, tira fuori un pacchetto di patatine. Eh eh... vi lascio immaginare i commenti. Divertente. Che bello andare al cinema.

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