16.9.08

Angkor/2


(Un Naga ad Angkor)

Avevo deciso di cominciare dai Naga, che credevo fossero dei semplici serpentelli a sette teste, carini, decorativi, che li trovi un po' ovunque sia ad Angkor che in condizioni migliori a Phnom Penh nel Palazzo Reale. Quindi mi sono fatta una giratina sui vari wikipedia e siti vari per avere qualche informazioni in più.
Ah, beata ignoranza.
Ho scoperto che dietro questi semplici serpentelli a sette teste (ma possono essere anche cinque) c'è un mondo. Perchè i Naga li trovi praticamente in tutti i paesi del sud est asiatico e in India e in Sri lanka, in tutti i paesi induisti e buddisti, e fino all'Australia degli aborigeni. Ognuno con la loro variante, ci mancherebbe. Ma avrei dovuto capirlo subito che la questione non era semplice, i Naga sono degli essere mitologici, e gli esseri mitologici non sono mai semplici, sono sempre un po' reali un po' finti un po' buoni un po' cattivi un po' belli un po' brutti, insomma esiste una laurea in naga, ma io non ce l'ho.
Quindi intanto circoscrivo il territorio e rimango in Cambogia, e poi quando andrò in Laos parleremo dei Naga laotiani.
Secondo una leggenda cambogiana i Naga erano una razza di rettili che vivevano in un loro regno nell'Oceano Pacifico (secondo altre leggende vivevano in fondo al mare, secondo altre la loro terra è sparita in fondo al mare e quel che ne resta è l'Indonesia). Una loro principessa poi sposò un re dell'antica Cambogia dando origine al popolo cambogiano. Quindi si capisce l'importanza dei Naga per la Cambogia.
E infatti i Naga sono un elemento frequentissimo dell'architettura khmer. Quelli nel Palazzo Reale sono ben conservati e le sette teste di serpente si distinguono molto bene. Ma i Naga di Angkor sono ovviamente più affascinanti: è più bella la pietra grigia, il laterizio; anche se Angkor in generale è ben conservata, soprattutto se si pensa che le costruzioni più recenti risalgono al XIV secolo e che fino al IX erano coperte dalla giungla, la pietra si sgretola e certe volte le sette teste del serpente te le devi andare a cercare una ad una, altre ancora te le devi proprio immaginare.
Forse la reppresentazione che più mi ha colpito del Naga è quella sui ponti che immettono all'ultima, in senso temporale, capitale di Angkor, Angkor Thom. I ponti sono delimitati da una fila di Deva da una parte, e di Asura dall'altra; i secondi sono considerati solitamente demoni mentre i primi sono delle divinità. Ma dato che siamo in ambito religioso, la cosa è sempre un po' ambigua. Questa fila di enormi personaggi tiene tra le mani un lunghissimo serpente. Tutta questa scena dovrebbe riferirsi al frullamento dell'oceano di latte. Ho trovato frullamento, che come immagine è proprio brutta. Comunque, si dice che in fondo all'oceano del latte (che credo abbia anche a che fare con la via lattea... sempre più complicato) fosse sepolto l'elisir dell'immortalità e come spesso accade, sia i Deva che gli Asura ne volevano bere un goccetto. Quindi nonostante la loro rivalità si alleano e escogitano un complicato (ovviamente, altrimenti si annoiano) sistema per ripescare il prezioso liquido. Decidono di avvolgere il principe dei Naga, Vasuki, un serpente enorme, intorno alla montagna più vicina all'oceano in questione; poi prendono il serpente per la coda e per la testa e lo tirono un po' da una parte e un po' dall'altra in modo che la montagna girando su se stessa agiti il mare. Ci vollero solo mille anni ma alla fine ecco venire a galla l'elisir. I primi ad arrivare all'agognato premio furono i Deva che divennero immortali mentre gli Asura dovettero sprofondare per sempre infondo agli oceani.
E tutto questo solo per parlare di qualche serpentello a sette teste.


(Il ponte con una fila di divinità, il serpente è andato distrutto, ma ad un capo della fila ci sono le sette teste)

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