5.10.08

Bacon



La mostra era a Milano fino alle fine di Agosto.
Fino ad allora di Bacon avevo visto qualcosa qua e là, non opere, riproduzioni, e quel poco mi incuriosiva molto. Questi corpi deformati, facce deformate. I trittici. E ho sempre pensato che Bacon doveva essere uno parecchio depresso. Insomma in modo parecchio superficiale mi veniva in mente Van Gogh. Classico artista maledetto. Ero anche convinta che fosse morto suicida.
Invece no.
E' morto a 83 anni di infarto.
Faceva parte della mostra milanese anche un'intervista girata nel 1985. Una sorpresa. Bacon è un tipo alto, palesemente gay, ironico, sorridente, simpatico.
Quando l'intervistatore gli mostra la sua opera Study for a portrait on a folding bed, Bacon reagisce con 'che distatro, un completo disastro'.
Intervistatore: Perché pensi sia un disastro?
Bacon: Perché non funziona.
...
Intervistatore davanti a una diapositiva di un'opera di Rothko: Trovi delle qualità in Rothko.
Bacon: Rothko mi sfugge totalmente. Credo che almeno la pittura astratta dovrebbe esprimersi con colori vibranti. Qui alla Tate c'è una stanza con dei Rothko, se ti vuoi deprimere per il resto della giornata, basta andare in quella stanza. Immagino che questo aspetto possa essere considerato una qualità, ma io veramente non sopporto quel marrone sporco che ha usato per quelle cose.
L'intervista è anche seria, si parla dei suoi quadri, di come dipinge, dei riconoscimenti, delle mostre, si vede il suo studio, il bar dove va a bere. Lui è sempre ironico, sembra sempre dare poca importanza alle sue cose anche se ho letto che a Bacon piaceva creare una specie di mitologia intorno alla sua persona, spesso inventandosi gli aneddoti.
Dopo l'intervista comunque i suoi quadri prendono un aspetto diverso. Certo, rimangono grotteschi, allucinatori, queste bocche sempre urlanti (nell'intervista Bacon dice che a un certo punto gli capitò tra le mani un libro di fotografie mediche, forse per dentisti, della bocca, che lo aveva molto ossessionato), i corpi contorti; ma dopo l'intervista noto anche i colori accesi, fucsia, rosso, arancione (altro che sporco marrone), le lampadine che penzolano dai soffitti, le forme geometriche in cui inserisce le sue figure. Dopo l'intervista Bacon mi piace di più.

E' da poco stata inaugurata alla Tate di Londra una retrospettiva su Bacon che durerà fino ai primi di gennaio. Anche un'altra mostra è stata inaugurata nello stesso periodo, sempre alla Tate. Indovinate di chi?

4 comments:

Unknown said...

rothkoooo

(prima!)

Unknown said...

(cosa vinco?)

Anonymous said...

Un biglietto aereo per andare a Londra a vedere la mostra (di rothko), ma visto che tanto ci vai già...

Anonymous said...

penso che se si va a londra non si può non andare alla mostra di rothko