13.3.09

The wrestler


The Wrestler è un film complicato da commentare.
Non ho dubbi - qualcuno non li aveva neanche a priori - è bello; e probabilmente è bello proprio perché è complicato.
E' triste. Ma molto triste, e quando poi durante la settimana ci ripensi ti mette ancora tristezza.
E' sanguinolento. E siccome non parla di vampiri ma di una persona che potrebbe essere reale, fa molta più impressione.
E' essenziale. Non ti racconta, non ti mostra, niente di più e niente di meno di quello che c'è da raccontare, da mostrare.
Il finale è perfetto.
Ma soprattutto è Mickey Rourke.
Il film sarebbe stato completamente diverso se lo avesse interpretato un altro, anche il migliore degli attori. Perché ogni volta che ti appare il viso di Randy Ram Robinson, e il film è pieno di primi piani, non puoi non pensare al protagonista di Rusty il selvaggio e L'anno del dragone e a quel viso che c'era lì. Non puoi non pensare che quando Randy Ram Robinson negli anni '80 era un mito del wrestling, Mickey Rourke era la nuova rivelazione del cinema. Randy Ram Robinson era un grande wrestler e Mickey Rourke un grande attore.
E lo è tutt'ora.
Nonostante quel fisico, nonostante la faccia distrutta e rifatta (male direi), nonostante i lunghi capelli biondi ossigenati, mentre guardavo il film pensavo che comunque quel personaggio lì in calza maglia era molto meglio di quello che ho visto sulle passarelle di Venezia e Los Angeles.
Peccato, peccato davvero per il doppiaggio, perché molto del fascino e della bravura di Mickey Rourke erano anche nella voce, e il giorno dopo sono andata a vedermi un trailer in lingua originale. C'è una bella differenza.
Il film l'ho visto domenica scorsa, era l'otto marzo e non c'erano orde di ragazzotti fan del wrestling come è successo a lui (il cinema anzi era purtroppo abbastanza vuoto) ma nelle prime file c'era una coppia e lei aveva un grande mazzo di mimosa. Li ho notati alla fine del film, mentre rimanevo seduta testarda a guardarmi fino all'ultimo titolo nonostante tre tipe davanti a me che si erano alzate in piedi, non guardavano più i titoli, ma neanche si spostavano. La coppia con il grande mazzo giallo di mimosa e The wrestler erano due immagini completamente diverse, lontane tra loro, complicato metterle insieme. Eppure nella mia testa sono una accanto all'altro.
Vallo a capire.

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