8.4.09

Come mi va ad aprile


Leggo Niente di Personale, di Jason Starr, edito da Meridiano Zero. Ico, secondo me ti garba.
Guardo Hitchcock, sempre Hitchcok, ancora Hitchcock.
Clint, dovrai avere un po' di pazienza.
Ultimamente è toccato a Io ti salverò, del 1945 con Ingrid Bergman e Gregory Peck (giovanissimo; in realtà Hitchcock avrebbe voluto Cary Grant, che però rifiutò; Peck aveva girato solo due film prima di questo, anche se per uno si era preso l'Oscar). Famosa è la scena del sogno disegnata da Salvador Dalì. E' anche uno dei primi film che ha praticamente come protagonista la psicanalisi. Famosa la scena con la pistola in prima piano che punta a Ingrid Bergman: per creare l'effetto in scala con la pistola grossa in primo piano e la Bergman piccola nello sfondo, ha usato una mano e pistola giganti. Tuttavia è considerato minore rispetto a molti altri, anche da Hitchcock stesso che lo descrisse come "la solita caccia all'uomo camuffata da film pseudo-psicologico". Anche Truffaut, grande estimatore di Hitchcock, che nei Cahier pubblicò una lunghissima intervista al regista inglese (e che è la causa di queste visioni hitchcockiane), affermò che questo film lo deluse. Comunque io la soluzione finale proprio non me l'aspettavo. E' sempre Hitchcock, del resto. Poi è toccato a Il Delitto Perfetto, del 1945, a colori, con la musa per eccellenza di Hitchcock, Grace Kelly. Il film, pur appartenendo al periodo americano, è ambientato a Londra, anche se la maggior parte del film si svolge in interni (e anche gli esterni, sembrano girati instudio). Il film è molto teatrale, anche perché in pratica si svolge tutto in una stanza. Film del genere perfetto, suspense perfetta, ritmo perfetto. E' sempre Hitchcock, del resto. C'è stato un remake qualche anno fa, con Michael Douglas e Gwyneth Paltrow, non l'ho visto, ma non ne ho sentito parlare un granché bene.

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