3.4.09

I gatti mézzi al Rebeldia



C'ero!
Ed eravamo in tanti. Tutti in piedi e coi bicchieri in mano.
Loro, i gatti mézzi, come al solito hanno cominciato in ritardo. Per creare l'aspettativa.
E poi hanno cominciato, senza presentazione alcuna, non ne hanno bisogno.
La formazione la solita: quattro, pianoforte, chitarra, contrabbasso, batteria. Nessuna sorpresa.
Anche questa volta, la maggior parte dei pezzi suonati era del nuovo CD, ma per il bis c'è stato il classico a grande richiesta, Tombolo.
L'atmosfera, un tantinellino diversa da quella al Teatro Verdi. A cominciare da come i nostri erano vestiti: perfettamente in linea col luogo. L'acustica lasciava un po' a desiderare: soprattutto il rumore delle persone che parlavano dava un po' fastidio. Ed anche quel tizio alto che mi stava davanti.

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