19.5.09

Vietato sognare

Ieri, senza saperlo mi sono ritrovata ad un evento della campagna elettorale dei democratici anonimi, quelli qui sotto, quelli di Sinistra e Libertà.
Credevo di andare a vedere un documentario sulla Palestina con dibattito a cui partecipavano Giuliana Sgrena e Luciana Castellina, e invece dopo mezzora di ritardo e un cinema imbarazzantemente vuoto sono apparsi sui muri con lo scotch dei manifesti elettorali e a noi spettatori sono stati consegnati dei volantini con la faccia sorridente della Sgrena che si candida alle europee. Per i manifesti sui muri non avevano il permesso e glieli hanno fatto togliere.
Davvero non ne sapevo niente, e neanche l'amico con cui c'ero andata, che si è molto infastidito, soprattutto per il ritardo che era diventato di 45 minuti, e a un certo punto se ne è andato. Diciamo che se quelli di Sinistra e Libertà volevano raccogliere voti, non hanno fatto proprio un'eccellente figura.
Comunque poi il dibattito è partito, anche se causa il ritardo la Castellina ha caldamente consigliato di non fare domande altrimenti non ci sarebbe stato il tempo di vedere il documentario. Solo una persona è intervenuta, con ulteriori testimonianze sulla situazione in Palestina e con alcuni consigli di lettura.
Giuliana Sgrena mi è piaciuta. E' piccola e magra e bionda bionda. Per la sua storia probabilmente me l'aspettavo per qualche verso più imponente. Invece sta lì e da conoscitrice del mondo mediorientale, ti spiega in modo molto semplice come lei vede la questione tra palestinesi e isrealiani: oltre al muro, alle violenze, alla difficoltà di pensare uno stato palestinese, per la totale mancanza di un'economia palestinese e al fatto che non si capisce bene quali terre rimarrebbero ai palestinesi, visto che gli israeliani colono dopo colono gliene stanno lasciando davvero una miseria; e alla difficoltà anche di pensare uno stato unico, dato che quello israeliano è confessionale; ha parlato anche dell'aumento demografico enorme sia dei palestinesi che degli ebrei che tra pochi anni diventerà un grosso problema (nella striscia di Gaza lo è già). Niente da dire sulla sua esposizione.
Alla fine ha parlato, poco della sua candidatura, e dell'importanza che ci sia qualcuno di valido al Parlamento Europeo per occuparsi della questione israelo-palestinese.
Poi una frase che mi ha colpito: "La sinistra a cui appartengo..." Uno è sicuro che Giuliana Sgrena appartenga alla sinistra, per la sua storia, per il suo lavoro come giornalista de Il Manifesto, ma sentire nominare la sinistra con l'articolo davanti, come se La sinistra davvero esistesse ancora mi ha fatto effetto.
Forse mi sbaglio.
Davvero lo spero.
Il documentario è di Barbara Cupisti. Si chiama Vietato Sognare. Si sarebbe dovuto chiamare Figli, come seguito a un altro documentario sempre della Cupisti che si chiamava Madri e che aveva come protagoniste proprio delle madri di ebrei e palestinesi. I due protagonisti di Vietato Sognare, sono effettivamente due figli che parlano anche del loro rapporto con le madri, uno ebreo e l'altro palestinese, che dopo aver lottato per i loro rispettivi popoli, decidono di deporre le armi e promuovere, insieme, la non-violenza. I due giovani sono notevoli, sono belli, sorridono, ridono, staresti ad ascoltarli per ore. Intorno a loro la Palestina e tutta la violenza che c'è, soprattutto quella a cui sono costretti i bambini (da quella estrema che porta alla morte a quella quotidiana come la difficoltà di arrivare fino alla scuola). Il documentario è bello, ben fatto anche se forse un po' troppo lungo, e vien voglia di vedere anche l'altro e di capire chi sia Barbara Cupisti.
Ma per ora non ho proprio tempo...

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