10.7.09

Antonio Di Pietro

... scrive sul Guardian, in un perfetto inglese, direi.
Racconta agli inglesi le solite cose sul conflitto d'interessi e sulle leggi ad personam concludendo alla fine con una preghiera al giornale inglese di continuare a raccontare l'Italia.
L'articolo è commentabile e questo è uno dei commenti: "It has to be said... Di Pietro's English is much better than his Italian."

Qualche ora dopo:
Ci ho ripensato a questa lettera che un importante politico italiano, fondatore e presidente di un partito politico rilevante ha scritto ad un grosso giornale inglese. Sul blog del nostro fra l'altro c'è la traduzione della lettera. E mi è venuta in mente la battuta che ogni tanto noi che pensiamo che la situazione italiana sia disperata si farivolgendoci agli altri paesi: invadeteci, vi prego! Però è una battuta, e nessuno, credo, lo auspica veramente. La sensazione mia è che Di Pietro abbia preso sul serio quella battuta; e non è agli inglesi che vanno raccontate le magagne del nostro SigB, perché dubito che ci invaderanno nonostante la loro recente storia di potenza coloniale, ma ancora agli italiani, ancora agli italiani, ancora agli italiani...

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