26.7.09

Domenica d'estate alternativa


I nostri cinque eroi sapevano perfettamente che andare al mare di domenica di luglio in Italia voleva dire fare a pugni per stendere l'asciugamano e a gomitate per arrivare all'acqua. Ma grazie alle informazioni ottenute da una collega di Skywalker avevano deciso di tentare la sorte alle Cinque Terre alla famosa spiaggia nudista di Guvano. Le informazioni erano vaghe e quello che sembrava chiaro era che c'era da camminare per ripide discese sotto il sole di luglio già un po' agosto. Soprattutto Paulinho era poco convinto, ma Skywalker aveva il pieno appoggio di Sally, fan sfegatata delle coste liguri. Siouxie venne convinta facilmente: quale posto migliore dove mettere alla prova le sue nuove scarpe da trekking. Dusa in sandalini e pareo africano sperava che la scarpinata non fosse poi così ripida.
Partirono, con due macchine: la sera infatti Skywalker e Siouxie sarebbero rientrati con la loro nel profondo nord mentre Paulinho non aveva voglia di prendere il treno per tornare nella ridente Pisa e quindi anche lui prese la sua.
Forse fu questo l'errore.
Il dio ecologico li avrebbe puniti, e anche presto.
Una sana divisione di sessi mise nella macchina che guidava la comitiva, una ford blu forse focus, Paulinho alla guida e Skywalker accanto col braccio a indicare le svolte alla sua amata Siouxie che guidava la macchina che chiudeva, insieme a Sally e Dusa. La strada era semplice: autostrada fino a La Spezia. Ma inaspettatamente la ford blu forse focus uscì a Viareggio. Le ragazze non fecero una piega, fiducia completa negli uomini che le guidavano. Forse si deve passare di qua, fece Siouxie. Mi sembra un po' strano, ribatté Sally. L'auto uscì a Viareggio e si addentrò nella città del carnevale stracolma di vacanzieri ancora attirati dalla Versilia viveur. Forse hanno pensato di andare a prendere qualcun altro o qualcos'altro. Alla fine, se non altro per la curiosità Sally chiamò Skywalker, nonostante si vedesse chiaramente che l'unico telefono nell'auto davanti era all'orecchio di Paulinho. Forse ci stanno chiamando per spiegarci, insistette Siouxie. Stranamente il telefono dette libero e Skywalker rispose.
Sally: Ciao!
Skywalker: Dovete fare benzina?
Sally: No no.
Skywalker: Ah ok.
Sally: Ma perché siamo a Viareggio?
Skywalker: Ci si passa da Viareggio, sì, ma poi si prosegue.
Sally: Ma perché siamo usciti dall'autostrada?
Skywalker: Perché siamo sull'autostrada?
Sally: No, perché siamo usciti dall'autostrada?
Skywalker: Ma noi siamo sull'autostrada?
Sally: No, siamo in centro a Viareggio.
Skywalker: No, siamo sull'autostrada.
Sally: A-ha, non siete voi che stiamo seguendo.
Siouxie, quelli lì davanti non sono Paulo e Skywalker, stiamo seguendo degli sconosciuti.
OK ci vediamo alla stazione di La Spezia.
Alla stazione filò tutto liscio, e nonostante l'addetta all'ufficio del turismo sconsigliò loro la meta soprattutto per il mare mosso, gli intrepidi cinque salirono sul treno scesero agilmente a Manarola, salirono i 341 scalini che li portarono a Corniglia, e sul sentiero che portava a Vernazza trovarono la deviazione per la spiaggia di Guvano.
I cinque guardarono in basso e notarono subito la corda per facilitare la prima parte della discesa. Dusa decise di accettare i sandali rafters di Sally che aveva anche le scarpette da trekking. La parte iniziale fu impegnativa. Molto. Nonostante tutto però, Skywalker continuò a diffondere entusiasmo ma non tutti erano in grado di recepirlo: Paulinho nonostante i lamenti proseguì come se stesse facendo le vasche sul Corso con la sua inseparabile borsa da palestra a tracolla, Dusa era stranamente silenziosa, aveva appena terminato un corso di arrampicata e doveva dimostrare le sue capacità, Sally meditava tra sé e sé di risalire, tornare a Corniglia e farsi uno spaghettino allo scoglio, ma era una delle principali sostenitrici dell'avventura, Siouxie meditava ad alta voce la separazione da Skywalker.
I cinque, dopo varie discese appesi alle corde e sentieri larghi 40 cm a strapiombo, arrivarono al livello del mare e dopo aver attraversato una breve galleria piena di spazzatura discesero sulla famosa spiaggia.
Il mare grosso si era effettivamente mangiato la maggior parte della spiaggia che era già tutta occupata da attempati nudisti e Skywalker e Sally, non volendo ammettere il fallimento dell'impresa, si diressero su una parte di spiaggia di sassi più grossi, dove non c'era quasi nessuno: i sassi erano scomodissimi. Sally e Dusa stesero comunque l'asciugamano. Sally azzardò il topless, Siouxie rimase vestita all'ombra e non rivolse la parola a nessuno. Skywalker e Paulinho seduti su due pietroni conversarono amabilmente. Fare il bagno era impossibile, tuttalpiù si poteva stare a riva e lasciarsi schizzare dall'acqua e dalle pietruzze. Meglio che niente.
Due attempati nudisti si avvicinarono a guardare i nuovi arrivati. No, guardare no, meglio fissare con insistenza. Uno rimase seduto sul suo scoglio un po' rialzato dal quale poteva mantenere il facile controllo della zona, l'altro, evidentemente meno timido, prima chiese una sigaretta a tutto il gruppetto, poi quando Sally andò a rinfrescarsi a riva, non perse tempo e attaccò bottone. Portava un cappellino rosso e gli occhiali. Aveva una sessantina d'anni portati un po' male.
Uomo nudo: Fai attenzione, le onde sono propio forti oggi.
Sally: Qui sul bagnoasciuga non credo di correre rischi.
Uomo nudo: Io prima sono caduto.
Uomo nudo: Sul sedere.
Uomo nudo: Mi son fatto proprio male.
Uomo nudo: Stamani una ragazza ha fatto il bagno.
Uomo nudo: Nuotava bene.
Sally: Un po' rischioso con questo mare fare il bagno.
Uomo nudo: Ma sapeva nuotare bene. Ha fatto quasi tutto il percorso.
Sally: Forse un po' da incoscenti.
Uomo nudo: Sapeva nuotare bene.
Uomo nudo: Proprio bene.
Uomo nudo: Siete qua in vacanza?
Sally: No solo per la giornata.
Uomo nudo: Io invece abito qui.
Sally: Bello. Immagino lavori anche qui.
Uomo nudo: Sì. E vengo al mare tutti i giorni.
Uomo nudo:
Uomo nudo:
Sally:
Dusa: Sally vieni un momento qui.
Dusa ci aveva messo un po' a capire che l'amica aveva bisogno di una via d'uscita, ma alla fine l'aveva salvata. L'uomo nudo rimase da solo sulla riva, non perse l'occasione per dare un'ultima occhiata ai cinque e poi se ne andò. Ma non troppo lontano.
Ma i pericoli non erano finiti. Mentre i cinque meditavano su come risolvere la giornata: un bagno nella sicura Monterosso? una birra e una cenetta a Corniglia? si accorsero che l'uomo nudo n. 2 sullo scoglio li stava osservando ancora più insistentemente e che la sua mano e il suo braccio facevano inequivocabili gesti dall'alto al basso e dal basso all'alto partendo dalle parti basse. Motivo in più per riprendere la strada verso nuove più avvincenti avventure.
La salita fu più semplice della dicesa, e gli animi si placarono un po'. Ad una curva del sentiero Sally e Siouxie guardando in basso per ammirare lo scenario, individuarono una bella spiaggia, abbastanza ampia e piena di gente che faceva il bagno. Non era quella dove erano finiti loro, ma la vera spiaggia dei nudisti. La loro, doveva essere quella dei guardoni.
Valeva la pena scendere di nuovo.
Non esageriamo.
Dopo una breve sosta per gelato a Corniglia via verso Monterosso; dove ormai c'era l'ombra e faceva quasi freddo ma almeno si poteva fare il bagno. Gli animi ormai erano totalmente rilassati, sulla spiagga di Monterosso, piena di ombrelloni, sdraini e uomini e donne in costume intero. Alcuni anche vestiti.
E dopo il bagno si mangia! I cinque eroi erano stanchi, i muscoli delle gambe si facevano sentire e pure il caldo della giornata. I cinque però non si fecero scoraggiare e passeggiarono su e giù per il lungomare di Monterosso per individuare il posto migliore, per non farsi dare la fregatura del turista. Eh sì, i nostri cinque, erano dei gran furbacchioni. E infatti lo individuarono il posto, una piccola focacceria, con i tavoli fuori e dei bei bicchieri di vino bianco ghiacciato. All'inizio non c'era posto, ma al secondo passaggio sì. Finalmente seduti. I cinque erano soddisfatti, e aspettando che la cameriera venisse a prendere le loro ordinazioni, ripercorrevano le tappe salienti della giornata.
La cameriera però non veniva, entrava e usciva dal locale, ma da loro non veniva mai. E passava il tempo. E loro avevano un certo languorino. Siouxie alla fine spazzientita decise di entare a chiedere.
Siouxie: Buonasera. Noi volevamo mangiare qualcosa. E' possibile?
Donna ligure dietro il banco: No, stiamo chiudendo.
Siouxie: Ecco. Forse potevate informarci così non ci sedevamo ad aspettare.
Donna ligure dietro il banco: Evidentemente la mia collega era impegnato a fare altro.
Democraticamente venne scelto un altro ristorante, alla buona, molto alla buona, eccessivamente alla buona, alla mensa si mangia meglio, sentenziò Dusa, e tutti furono d'accordo, ma almeno spesero poco e il cameriere era simpatico.
Prima di ripartire, prima di riprendere il treno alla volta di La Spezia per poi separarsi, e per dimenticare la pasta allo scoglio con 2 vongole vuote e le trofie all'acquetta, i cinque s'incamminarono sul lungo mare e in fondo a un tunnel con suonatrice di violino incorporata scoprirono il vero centro di Monterosso, pieno zeppo di ristoranti, di tutti i tipi e per tutte le tasche.
Skywalker: Facciamoci un dolcino, almeno!
Tutti: Vai!
Peccato che i ristoranti chiudevano tutto alle 22.30 e non avevano nessuna intenzione di andare in contro al cliente. Ma i nostri non si lasciarono demoralizzare, e optarono per un bicchiere di vino e un pacchetto di biscotti artigianali al limone.
La scelta più azzeccata della giornata.

2 comments:

siouxie said...

E pensare che è tutto vero! Non è frutto della funambolica fantasia narrativa di Sburk!

skywalker said...

Ah Ah Ah!! Eccezionale, il post rispecchia perfettamente la serenità terzaniana con cui abbiamo affrontato un destino fantozziano. Domenica si bissa!! (scherzo)