29.5.10

Herzog a teatro

Il teatro non mi piace per niente. Le poche produzioni teatrali alle quali ho avuto modo di assistere erano un affronto allo spirito umano. Il teatro mi è apparso così deludente e rivoltante che ho smesso di andarci molto tempo fa. Trovo la recitazione sul palcoscenico disgustosa e niente affatto convincente, priva di un'autentica vitalità. L'enfasi drammatica, le urla, la falsa passione: tutte queste cose mi danno il tormento. (...)
Lo dico in modo ancora più drastico: sarebbe più facile farmi assistere a un combattimento di wrestling che a uno spettacolo teatrale: preferisco di gran lunga le esibizioni false e coreografiche dei lottatori di wrestling, con i vari personaggi che parlano agli spettatori per mostrare quanto sono cattivi. Inoltre avverto un profondo fastidio quando mi trovo in mezzo a un pubblico teatrale. Mi rendo subito conto di essere estraneo. E' un pubblico che sente, pensa e agisce in modo diverso da me e francamente mi troverei più a mio agio nel bel mezzo della folla volgare del wrestling.

Werner Herzog in Incontri alla fine del mondo, conversazioni tra cinema e vita, a cura di Paul Cronin. Minimum Fax

1 comment:

ico gattai said...

sì lo penso anch'io, il teatro frantuma i coglioni in almeno il 90% dei casi....