9.2.11

Exco su e giù per lo stivale

Giovedì per telefono.
Sburk: Ciao exco. Com'è andato il test stamani?
Exco: Boh, spero bene.
Sburk: E invece l'esame della scorsa settimana. Hai avuto i risultati?
Exco: Sì 28.
Sburk: (con l'orgoglio ormai totalmente fuori controllo) Dai! Fantastico! Evviva! Bravo! Squilli di trombe! Campane a festa! Fuochi d'artificio! Giornata di festa nazionale!
Exco: ...
Sburk: Non sei contento?
Exco: Sì sì.
Sburk: ...
Exco: Ciao, mi rimetto a studiare.
Sburk: Ciao.
Sburk: (tra sé e sé) Ecco lo sapevo. Mi mente. Non è vero che sta studiando. Non sta dando nessun esame. Mi mostrerà un libretto falso, con falsi esami, e poi per paura che io lo scopra, mi ucciderà. Deve essere per forza così, altrimenti avrebbe mostrato dell'entusiasmo. Invece niente.

Nonostante l'assenza di tè verde in casa Sburk, Exco torna per qualche giorno nella città natale.

Sburk: Ciao
Baci e abbracci rituali.
Sburk: Senti, non mi sei sembrato per niente contento di come è andato l'esame.
Exco: Te l'ho detto. Praticamente abbiamo fatto l'esame tutti insieme, aiutandoci, eravamo seduti proprio appiccicati. Non mi ha dato nessuna soddisfazione.
Sburk: Ah!
Exco: ...
Sburk: Manca il tè verde.

Exco per smettere di mangiarsi le unghie si è fatto un piercing sotto il labbro.

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