28.3.11

L'illusionista


E' un film d'animazione.
Francese.
Di Sylvain Chomet. Che è lo stesso di Les Triplettes de Belleville.
La sceneggiatura però è di Jacques Tati.
Jacques Tati è Monsieur Hulot.
Jacques Tati è Mon Oncle, Play Time, Giorno di Festa, Trafic.
Jacques Tati scrisse L'illusionista poi morì prima di riuscire a girarlo.

Poi si narra che la figlia di Jacques Tati, Sophie Tatischeff, abbia portato la storia a Sylvain Chomet. In Les Triplettes de Belleville c'era un omaggio a Tati. Purtroppo anche Sophie Tatischeff muore prima ancora che Sylvain Chomet cominci a lavorare sul film, e infatti lo dedica a lei. Si narra anche però, che Tati abbia scritto questa storia per un'altra figlia che però non volle riconoscere, e che quest'altra figlia se la sia un po' presa per la dedica alla figlia ufficiale.
Quante storie dientro un cartome animato.

L'illusionista è un bel film d'animazione. Belli i disegni. Belli i personaggi, soprattutto quelli secondari.
Sono i due protagonisti che mi sono piaciuti meno. Il protagonista, cioè il mago, cioè Jacques Tati, è Jacques Tati preciso preciso, ma siccome parte del fascino del Jacques Tati in carne ed ossa è proprio che sembra un fumetto vivente, trasformato in un fumetto, davvero, secondo me rende meno. L'altro personaggio principale, una bambina che rimane colpita dalle magie del mago e che si mette a seguirlo non l'ho capito molto, alla fine mi sembra che si approfitti di lui e poco più. Purtroppo il paragone con i film di Tati (se uno li ha visti, e se uno non li ha visti li deve vedere assolutamente) è inevitabile, e a L'illusionista manca l'incredibile leggerezza che avevano i film dell'attore-mimo-regista francese.
Ma quella leggerezza lì ce l'hanno veramente in pochi.

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