10.10.11

Lisbona, mentre Exco sceglieva il suo nuovo Coinqui

Qua sotto il Monastero dos Jeronimos, ma soprattutto il chiostro, che quando varchi la porta dopo aver pagato il biglietto d'ingresso fai ahhhh, ohhhh, e ti siedi sul primo scalino, lo ammiri per un po' e rispondi agli sms di Exco. Il chiostro è bello grande ed è su due ordini. La pietra è gialla e ricca, un po' gotica e un po' barocca, lo stile si chiama manuelino. Nel refettorio ci sono anche le immancabili azujelos. Nessuna foto che ho fatto rende bene lo spazio, bisognava avere non so un super grandangolo, un fisheye, una gru, o meglio ancora un elicottero.

Qua sopra il Padiglione Portoghese di Alvaro Siza Vieira. Tra gli architetti, o quelli che lo vorrebbero diventare, è un'opera di cui si deve saper parlare. Si tratta di un enorme lastra in cemento (50 per 65 metri), che assomiglia a un lenzuolo, appesa con tanti tiranti in acciaio ai due portici laterali. Mi diceva l'architetta in divenire che quando Siza lo progettava nessuno credeva che avrebbe retto. Non so se mi piace. Mi piace l'idea, lo spazio aperto ma coperto, mi piace l'enorme davvero leggerissimo lenzuolo di cemento armato (ma ti immagini a costruirlo), mi piace la sua essenzialità. Forse però è troppo grosso, mi ricorda certa architettura fascista e certa archietettura russa. Nessuna foto che ho fatto rende per bene lo spazio, bisognava avere non so un super grandangolo, un fisheye, una gru, o meglio ancora un elicottero.

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