5.3.12

Jean Metzinger

Il ciclista, 1912

In realtà volevo scrivere un post sui futuristi, e dire che i miei peferiti sono Balla e Severini. Ma fa sempre fatica dire che mi piacciono i futuristi, per via del loro legame col fascismo. Di Metzinger non so nulla, potrei scoprire che picchiava i suoi figli.
E' sempre complicato separare l'opera d'arte dall'artista, anche se credo che l'opera d'arte dovrebbe vivere di vita propria, slegata cioè da chi l'ha fatta. Ma allo stesso tempo credo che l'arte sia soprattutto espressione, quindi espressione di chi l'ha creata l'opera d'arte, e allora come si fa a slegare l'opera d'arte dall'artista. Allo stesso tempo però l'opera d'arte viene interpretata da chi la guarda (o legge, penso anche ai libri), e l'interpretazione del fruitore può essere opposta dall'intensione di chi l'ha creata l'opera d'arte. E trovo che la possibilità di provocare più interpretazioni diverse sia una delle cose più affascinamti dell'arte in genere. Forse bisognerebbe non sapere nulla nulla dell'artista e giudicare solo l'opera. Ma non è facile.

Poi, va be', Casimir Malevic, russo, della corrente artistica del suprematismo, affermava che l'attività dell'arte era quella di rivelare la realtà cosmica come realtà priva d'oggetti.

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