31.5.13

L'edo australiano



via Internazionale

27.5.13

D'inverno


Greenwich Park, Londra, Aprile 2013

26.5.13

Vincenzo Starnone


Qui il suo sito. Nella sezione opere io ho sfogliato Viaggio nei musei.
Oltre che fotografo è anche un medico, e ha scritto un libro di racconti ispirati alla sua esperienza di medico. Lo leggerei, ma ha una copertina bruttissima.

24.5.13

La religione del computer



"E' festoso, amichevole, coinciliante, dice al fedele come deve procedere passo per passo per raggiungere - se non il regno dei cieli - il momento della stampa finale del documento. E' catechistico, l'essenza della rivelazione è risolta in formule comprensibili e in icone sontuose. Tutti hanno diritto alla salvezza."

Lo diceva Umberto Eco nel 1994. Lo diceva a proposito del Macintosh. Diceva anche che il sistema operativo Ms-Dos era protestante e che Windows rappresentasse uno scisma di tipo anglicano.

Me lo ricorda Fred Ritchin nel suo libro Dopo la fotografia

22.5.13

Era il 1973

Mulas: ...Già il teatro molto meno del cinema travolge lo spettatore perché i trucchi scenici teatrali sono meno stordenti. Tu quando esci dal cinema dopo due ore ti senti uno straccio, ti hanno preso, ti hanno imbavagliato e pestato. Quando esci ti riprendi. Il cinema è di quanto più mostruoso sia stato inventato per il lavaggio del cervello. Qualsiasi imbecille col cinema può prenderti e bombardarti, impossessarsi di te. Al teatro puoi difenderti molto meglio perché la macchina scenica è là, non puoi vedere all'improvviso il gran testone dell'attore impossessarsi di tutto il campo, sul palcoscenico l'attore è nelle sue dimensioni.
...
...
Consagra: Sai che non sono andato più ai teatri d'avanguardia perché mi ha dato molto fastidio la tendenza cinematografica di aggredire lo spettatore. Cioè, gli attori che scendono dal palcoscenico e si mettono tra il pubblico per me è stato scioccante, pauroso, l'ho subito come una violenza, mi sono sentito attaccato dall'autorità e dalla prepotenza di un superiore... Lo spettatore è più propenso a subire la violenza del cinema perché in fondo qui non può essere fisicamente coinvolto mentre la fisicità dell'attore, che ti si avvicina e magari ti strilla vicino o ti viene alle spalle, è terrorizzante.

(da Pietro Consagra, Ugo Mulas. Fotografare l'Arte)

20.5.13

Chi la domenica al Calambrone

Chi sui libri trova Ugo Mulas.
Che fotografa Eugenio Montale e l'upupa.
Che fotografa per Ossi di Seppia



Ugo Mulas per “Ossi di Seppia”, Monterosso, 1962

15.5.13

Dall'alto


Sono quelli che guardano i monitor in attesa del treno giusto, per poi correre verso il binario giusto.
Sono a Waterloo Station, London.
Io sono al secondo piano, che aspetto ExFlat che finisca il suo turno da Carluccio's.

Per A.

9.5.13

Daffodils


Daffy-down-dilly has come to town
In a yellow petticoat and a green gown.

Era a Greenwich Park, Londra. Gli unici fiori che in quel freddo aprile hanno avuto il coraggio di sbocciare comunque.

8.5.13

ExFlat in town

Dopo quasi 8 mesi stamani ExFlat è atterrato a Pisa.
Ultima raccomandazione prima di lasciare Londra:
ExFlat: Ricordati di lasciarmi le chiavi della macchina. Smanio di guidare.
Prime parole sul territorio di pisano:
ExFlat: Siamo sul ponte dell'Aurelia, è bellissimo. Ti sei ricordata di lasciarmi le chiavi della macchina?

Chissà magari me la lava.

Un muro a Carnaby Street

Dove il mercato non c'era.


7.5.13

I muri intorno a Brick Lane

Quando il mercato non c'è si vedono.




 





5.5.13

Cenette con le amiche



Per usare il coppapasta: zucca e semi di zucca, radicchio e porro e riso, parmigiano.