6.2.14

Il Capitale Umano


Preciso.
Questo è l'aggettivo che mi viene in mente ripensando all'ultimo film di Virzì. E' tutto preciso.
La storia scorre perfettamente e nel cinema gremito non vola una mosca, non ci si distrae un attimo, non ci sono momenti morti, e la suspense di sapere come sono andare davvero le cose, funziona.
Funziona l'incastro dei racconti dai punti di vista diversi.
Funzionano gli attori tutti. Raro vedere un film italiano dove recitano tutti ma proprio tutti bene. Bentivoglio, secondo me, era un pochino sopra le righe, ma mi dicono che in Brianza certi personaggi sono proprio così.
Sono credibili i personaggi (tranne Bentivoglio... ma mi dicono in Brianza...).
Precisa è la regia. Niente da dire.
Ma il problema è che io in realtà all'ultimo film di Virzì non ci ripenso un granché. Ripenso più a Ovosodo e a La prima cosa bella, anche se di quest'ultimo non sono una fan. Uscita dal cinema, il film è rimasto là dentro e non me lo sono portato a casa.

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