19.2.15

Febbraio è per Francesco Rosi




Vista la sua recente scomparsa e il fatto che avevo visto solo due film del regista napoletano, per  videoteQue di questo mese ho scelto di guardare e parlare dei film di Francesco Rosi.
I due film che avevo già visto erano Il Caso Mattei e Salvatore Giuliano: molto belli tutti e due, in particolare il secondo.

Sono già tre i film visti:

La Tregua
Ho iniziato da questo perché era da poco passata La Giornata della Memoria; ma il film non è un granché. Per niente, purtroppo. E' l'ultimo film di Rosi e forse aveva perso la sua verve.

Le Mani sulla Città
Il suo film più famoso. E qui mi posso lasciare andare: bellissimo, geniale, fantastico, capolavoro... madonnamia ma com'è che non l'ho visto prima.

Lucky Luciano
Rosi lavora spesso con Gian Maria Volonté, attore che a me piace molto. Se lui c'è il film vale sempre la pena. Meno bello degli altri film che ho visto del regista napoletano (a parte La Tregua, che proprio non conta come film di Rosi), ma molto originale per come tratta il problema mafia, e poi c'è Volonté.

A regola ne dovrei vedere solo un altro ancora, ma sento già che Rosi deborderà dentro marzo. 

18.2.15

E basta con tutto questo bianco e nero!




Un po' di colore.
L'importante è che sia pellicola.

Copio pari pari da Internazionale:

Il Rescued film project è un archivio online di immagini realizzate tra gli anni trenta e novanta. Ogni scatto proviene da rullini non sviluppati, scovati in tutto il mondo e a cui viene data una seconda possibilità. Queste foto sono ricordi che non sono mai finiti in album di famiglia o appesi alle pareti. Il team del Rescued film project crede che debbano essere viste per marcare la loro esistenza nella storia, non quella dei grandi uomini e dei grandi eventi, ma quella raccontata dai miliardi di storie che avvengono in ogni angolo del pianeta e in cui i protagonisti siamo noi. Recentemente hanno sviluppato trentuno rullini appartenenti a un soldato della seconda guerra mondiale, settant’anni fa. Il nome dell’autore è sconosciuto: tutto quello che hanno trovato con la pellicola sono stati una poesia e una lettera. In questo video si parla di quest’ultima impresa e del metodo di lavoro sulla pellicola. Tanti rullini di fabbricazione diversa, vecchi, spesso danneggiati non possono essere sviluppati seguendo gli standard indicati dalla marca. Ognuno di loro merita un trattamento specifico e rigoroso a seconda della vita che hanno vissuto. Provo grande ammirazione per questo progetto perché mi ricordo quanto fosse antipatico per me lo sviluppo quando studiavo fotografia: tirare fuori la pellicola e inserirla nella ghiera del cilindro senza vedere nulla, completamente al buio. Se vi ritrovate a sviluppare molto, l’unica cosa su cui potete fare affidamento è il tatto e se siete bravi, comincerete a vedere con le mani. (Giovanna D’Ascenzi)

11.2.15

Cartoline toscane







Venendo via da Cortona si sbaglia strada.
Era agosto.
Sei mesi fa.
Tra altri sei sarà di nuovo qua.


10.2.15

Snijeg / Neve


L'ultimo film con la neve per paginaQ. Come dico nell'articolo, questo film in Italia non è proprio uscito. Peccato, perché è veramente un bel film. Semplice, poetico, commovente, ottimista, femminile, surreale. E' un film bosniaco che si svolge in Bosnia non troppo tempo dopo la fine della guerra, con le ferite ancora tutte da rimarginare.

5.2.15

Chef coinqui exco ospite new adventures



L'ospite momentaneamente via: Lo scalogno è elegante.
Sburk con tutta la casa per sé: Lo sai che da ora e per sempre per fare una banale vellutata che poi è un passato di verdura ti toccherà passare le verdure in innumerevoli colini dai fori sempre più piccoli che hanno un nome preciso che ora mi sfugge e che non potrai mai mai più usare un minipimer o un qualsiasi altro marchingegno elettrico perché il dio alma ti fulminerà all'istante. Lo sai vero?

William Orpen, Chef de l'Hotel Chatham

4.2.15

Kingsmead Eyes Speak



E' un progetto fotografico di un fotografo sudafricano, Gideon Mendel, che fa un sacco di cose molto interessanti, e belle fotografie. Anche Crispin Hughes, un altro fotografo, è coinvolto nel progetto. Il progetto è consistito nel fotografare alcuni bambini che frequentavano una scuola elementare, la Kingsmead Community School, che si trova in una zona abbastanza povera di Londra e caratterizzata dalla presenza di molti immigrati, e poi dare a loro delle macchine fotografiche perché fotografassero la loro vita.

Qui c'è il sito del progetto con tutte le foto.
Qui c'è il sito di Gideon Mendel.
Qui, per non discriminare nessuno c'è il sito di Crispin Hughes.

La foto dall'alto è di Athena.