28.3.15

Come le anatre siberiane a febbraio

"Come sempre, alla vigilia di un grande viaggio che comporta distacchi dalle proprie certezze, mi prende un po' di paura. La sfida è tosta. Sarebbe infinitamente più semplice rifugiarsi nel Libro, costruire un viaggio a tavolino. Ma il grave è che non ho ancora decifrato cosa mi spinge ad andare. Forse non lo saprò mai, non mi basterà il periplo a capirlo. Ma nei viaggi è inutile chiedersi tanti perché: arriva la bella stagione, e dentro ti senti un'inquietudine che ti porta a mollare gli ormeggi, come le anatre siberiane a febbraio quando entrano in frenesia collettiva, si ripuliscono starnazzando le piume e ripartono per il Grande Nord. Forse Annibale è solo una scusa per ascoltare l'imperativo categorico scolpito nel nostro Dna di nomadi repressi. Viaggiare."

da Annibale. Un Viaggio di Paolo Rumiz, 2008

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