15.3.16

Volare con i filmini



Roma-Abu Dhabi
6 ore
Spectre: L'ultimo 007. È uno 007, niente di più niente di meno. Daniel Craig comunque non mi piace.
CD di Ludovico Einaudi Taranta Project: Molto bello. E poi quando sono arrivata a Melbourne ho conosciuto Rosa, fiorentina di origini pugliesi che canta e suona con Vince dai bei baffi alla chitarra e il fascinoso Renato alla fisarmonica musiche popolari del sud Italia.




Abu Dhabi-Perth
11 ore e mezzo
Mistress America: Mi ostino a guarda i film di Noah Baumbach, direttore di film sundanciani molto apprezzati dagli altri, tipo Frances Ha e Il calamaro e la balena, ma che a me lasciano solitamente abbastanza delusa. Greta Gerwig però mi piace un sacco.
Sicario: È di Denis Villenuve, lo stesso di Incendies (La donna che canta) che mi piacque insomma perché i colpi di scena erano eccessivi, però parlava di Libano che bastò a farmelo piacere. In Sicario c'è Benicio del Toro e Emily Blunt, è un film dove non si capisce niente, neanche alcuni personaggi capiscono niente, quindi almeno non ti senti tagliata fuori da sola, Parla di narcotraffico.




Perth-Melbourne
3 ore e mezzo
3 puntate di Last man on earth: Divertente, come si evince dal titolo racconta dell'ultimo uomo rimasto vivo sulla terra, e dell'unica donna che incontra.





Melbourne-Abu Dhabi
13 ore e mezzo
Suffragette: Film triste, che poi ero già abbastanza triste perché lasciavo Melbourne e chi ci abita. Un pezzetto di storia della lotta delle donne per avere più diritti e il voto in Inghilterra. Più violento di quel che si pensa.
Burnt: Film cretino su un cuoco americano con un passato burrascoso che va a Londra per aprire un ristorante con alcuni vecchi amici e l'intenzione di ottenere la terza stella Michelin. C'è anche Scamarcio.




Abu Dhabi-Roma
6 ore
The big short: Bello! Di solito in aereo tendo a guardare film poco impegnativi perché lo schermo è piccolissimo e la qualità del tutto lascia a desiderare, ma c'erano una serie di persone nelle poltrone davanti a me che lo guardavano e mi sono incuriosita. Non c'ho capito molto, non ho capito su cosa esattamente si scommetteva, e chi ci ha rimesso (a parte la gente comune colpita dalla crisi), ma è recitato veramente bene e il montaggio è spettacolare.
L'ultimo CD di David Bowie Blackstar. Un classico subito.

All'andata ho quasi finito Le vie dei canti di Bruce Chatwin, il suo libro sull'Australia per chi non lo sapesse, o meglio sugli aborigeni. Si dice in giro che molto di quello che racconta nel libro è inventato. Non lo so. Anche se lo fosse, penso che molto sia verosimile e poi leggere Chatwin è molto molto piacevole.

Al ritorno ho quasi finito Breath di Tim Winton, scrittore e surfista australiano di Perth. È la storia di due ragazzini che diventano amici e scoprono il surf insieme e le conseguenze che la loro amicizia avrà sul loro futuro. Bellissima tutta la parte nel periodo adolescenziale dei due ragazzi, con le spiagge, il surf, le onde giganti, le corse in biciclette per raggiungere baie segrete; meno il finale adulto un po' troppo pieno di spiegazioni.

guest star al mandolino: LC





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