3.1.17

Gli inglesi sui postumi della sbronza



Gli inglesi sui postumi della sbronza ovviamente sono degli esperti tanto che ne scrivono sul Guardian. L'articolo è spiritoso, spiritoso come sanno essere gli inglesi soprattutto quando hanno bevuto un pochino (quando hanno bevuto troppo diventano hooligans), e mi piacerebbe tradurlo ma ci metterei tutta la giornata essendo pieno di modi di dire e giochi di parole e slang e non renderebbe. Quindi traduco qualche chicca qua e là.

Qui l'articolo, così controllate anche le mie traduzioni.

"E come per la buona poesia, anche i postumi della sbornia resistono all'interpretazione."

Secondo l'articolo, nessuna cura funziona e se ci fosse stato qualche scienziato che fosse riuscito ad arrivare anche solo vicino al segreto della cura per i postumi da sbronza ora sarebbe su un aereo col suo nome sopra e si sarebbe candidato alle elezioni.

Sempre secondo l'articolo però ci sono tre cure sicure: una nuotata in un mare freddo, sciare, e avere qualcosa molto importante da fare il giorno dopo che non può essere rimandato. L'ultima è quella che funziona di più.

"Naturalmente questo genere di articolo include anche le avvertenze sul bere troppo e la disidratazione, ma c'è un avvertimento ancora più tremendo: non c'è nessuna cura che vi salva dall'angoscia. Forse davvero non piacete ai vostri amici. Forse davvero non siete bravi nel vostro lavoro. Pensateci mentre aspettate che sia pronto il toast."

A questo punto, nell'articolo, parte la lista dei rimedi spesso consigliati e relativi commenti del giornalista.

Segnalo:

Bloody Mary: è fatto di scarti e sembra essere, insieme al gazpacho e alla salsa salmorejo un modo per gli spagnoli di liberarsi dei pomodori in eccesso.

Toast e marmellata di arance: La tesi a riguardo della marmellata di arance è che ha lo stesso sapore andando giù e tornado su. Una buona tesi.

Tè: va bene.

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