19.1.17

Prima Bolaño poi Gipi



1.
Roberto Bolaño - Notturno cileno
Centoventi pagine senza andare a capo mai. MAI! Il che rende difficile anche capire dove sie era arrivati la volta prima. Troppo faticoso, troppo cervellotico. È il racconto di un prete che sul punto di morte ripensa a tutta la sua vita. Una specie di flusso di coscienza. C'è molta letteratura soprattutto cilena, perché oltre a essere prete è anche critico letterario e poeta; c'è molta storia del Cile incluso il colpo di stato e la dittatura. Ma io non sono mai riuscita a entrarci dentro.







2.
Gipi - La terra dei figli
I libri di Gipi mi piacciono sempre. Se in Notturno cileno non sono mai riuscita a entrare, nei libri di Gipi ci entro sempre. Però non è diventato uno dei miei preferiti. Mi sono mancate le tavole a colori, a acquarello. Mi sono mancati i racconti semplici di personaggi di provincia.

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