CL ha avuto un moto d'orgoglio e mi ha mandato qualche foto, ma non sono quelle belle, dice, sono quelle fatte col cellulare.
Io viaggio non per andare da qualche parte, ma per andare. Viaggio per viaggiare. La gran cosa è muoversi, sentire più acutamente il prurito della nostra vita, scendere da questo letto di piume della civiltà e sentirsi sotto i piedi il granito del globo appuntito di selci taglienti. (Robert Louis Stevenson)
29.5.17
24.5.17
Qualunque cosa farai, amala
Ferdinando Scianna rimane uno dei miei preferiti. Ogni tanto viene snobbato perché si dà a certa pubblicità patinata, ma per me rimane in cima alla lista. Per chi capita a Milano fino al 31 luglio c'è una sua mostra allo Spazio Forma per la Fotografia - Spazio Meravigli.
Le foto qua sotto, presenti alla mostra che si chiama Istanti di luoghi, le ho prese da un articolo sulla mostra su Doppiozero.
Le foto qua sotto, presenti alla mostra che si chiama Istanti di luoghi, le ho prese da un articolo sulla mostra su Doppiozero.
Bolivia 1986 |
Etna 1973 |
Roccamena 1963 |
Napoli 2008 |
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22.5.17
La Mongolia
Questa mia amica anni fa fece un viaggio in Mongolia di cui mi raccontò a lungo ma del quale non mi fece vedere nessuna foto nonostante lei fotografi.
Sul Post poi oggi ho trovato questo articolo di un fotografo che c'è andato e ho pensato che CL avrebbe potuto farle lei queste foto, oppure in Mongolia a un certo punto CL e John Feely si sono incontrati.
Sul Post poi oggi ho trovato questo articolo di un fotografo che c'è andato e ho pensato che CL avrebbe potuto farle lei queste foto, oppure in Mongolia a un certo punto CL e John Feely si sono incontrati.
12.5.17
Ragazzi di zinco
6.
Di Svetlana Aleksievic.
Libro pesante. Racconta della guerra russa in Afghanistan attraverso le testimonianze di soldati che sono tornati vivi, alcune donne inviate in Afghanistan come medico, infermiere, segretarie o altro, e le madri di quelli che sono tornati dentro bare di zinco.
Non c'è alcun commento solo una testimonianza dietro l'altra.
L'ultima parte racconta brevemente delle cause subite dalla scrittrice per aver scritto il libro.
Dopo un paio di giorni che avevo iniziato a leggerlo avevo deciso di chiuderlo, troppo pesante, troppo triste. Avevo anche subito iniziato un altro libro. Poi l'ho ripreso e l'ho finito faticando, non riesci a metterlo giù probabilmente per lo stesso motivo per il quale Aleksievic non poteva non scriverlo. Per tutte quelle vittime.
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